Comune di Tirano, Archivio Storico Comunale
Numero unità: | 216 |
Segnatura: | perg. 216 |
Classificazione: | 1.1 |
Data topica: | Tirano, presso la chiesa di San Martino |
Estremi cronologici: | 1253 dicembre 21 |
Titolo: | Venditio accolarum. |
Contenuto: | I vicini di Tirano, riuniti in assemblea plenaria dei capifamiglia al suono di campana come nell'uso di Tirano, sotto la presidenza di Giovanni detto de Homodeo Bazo e Zuriano Bovatarius, messi e vicari del podestà di Tirano Egeno de Venosta, e di Giovanni fu Lafranco Ricardi e Lorenzo fu Bonino Boninoni e con l'intervento di 42 capifamiglia, richiamate le investiture ad accola conferite in varie epoche e con varie modalità dal comune stesso alle chiese e confratelli di San Remigio e Santa Perpetua per il canone annuo complessivo di 15 denari imperiali e 6 condi di vino, relative a: - un sedime con varie costruzioni (mulino con tre macine, pila, folla, fienili, stalle, torchio, case di abitazione) accessori (canali ed acquedotti) e terreni (vigna, orto ecc.) in località detta "al Mulino di San Remigio"; - un campo, ronco e prato in Alono; - la terre di Tavernola, con edificio; - il Ronco nuovo sotto la via per Santa Perpetua, ed il nuovo ronco e campo in Alono; - vari castagneti in diverse località ; - la terra di Vendaqua; tenuto presente che le chiese stesse erano state forzate dal comune di Como ad acquistare le accole stesse dal comune di Tirano, che non aveva adempiuto all'obbligo del pagamento del fodro, gli intervenuti confermano la vendita di tali accole alle chiese, rappresentate dal caneparo Giovanni Lengi di Ponte, dichiarano di aver ricevuto a saldo della vendita 36 lire di imperiali e liberano le chiese da ogni ulteriore obbligo. (ST) Landolfo figlio di Giovanni de la Pergola di Bellagio. (ST) Oprando fu Vivencio de Ripa di Chiuro. (ST) Giordano fu Tedoldo di Bruga di Chiuro. (ST) Ruggero fu Gerardo de Becaria di Tresivio rogato scrive. |
Descrizione estrinseca: | Atto singolo membr., mm 795x396 |
Altra copia del notaio Marchiolo fu Arnoldo di Casate di Poschiavo alla pergamena n. 217
Atto singolo membr., mm 560x570
Altra copia alla pergamena n. 218 sulla qualeè redatto anche il seguente atto.
Segue altro atto, in data 1364 gennaio 29, col quale i consiglieri dei vicini e dei nobili di Tirano, riuniti sotto la presidenza di Antonio de Castello di Menaggio, decano, e con l'intervento dei procuratori Bocazio fu Enrico Merzaticij e Zanino fu Alberto Straxicij investono a locazione per 9 anni, ed in seguito a volontà delle parti, le chiese ed i confratelli di San Remigio e Santa Perpetua di Tirano, rappresentati dai canepari Spagnolo di Carate e Venturino di Albosaggia, dell'intera alpe di Trevisina, di proprietà del comune di Tirano, per l'annuo canone di un agnello grasso a Pasqua.
(ST) Antoniolo fu Mafiolo di Nivolla (Nivola di Teglio?) notaio cumano.
Due atti singoli su unico supporto membr., mm 835x535